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Il Progetto Artena è un servizio di analisi, strategia e azione per la rinascita del borgo antico dell'omonima cittadina laziale. Al contempo è la prototipazione di un modello di sviluppo funzionale applicabile alla maggior parte della provincia italiana, cioè alla spina dorsale del Paese, la cui decadenza urbanistica, ecologica, e socioculturale è cominciata nel dopoguerra con le grandi inurbazioni, e il tracollo della qualità di vita di milioni di persone attratte dal mito di un benessere meramente consumistico.

Se è improponibile il ritorno a una civiltà rurale, sovente a sua volta mitizzata, non si può negare l'esigenza del recupero di caratteristiche ambientali, urbane e socioeconomiche, ancora conservate negli scrigni di memoria dei borghi italiani, per riqualificare la nostra vita.

Biourbanistica, micro-economia sistemica, teoria delle reti e cultura biofilica, ci suggeriscono che la rivisitazione dell'unità urbana a dimensione umana può offrire soluzioni originali alla crisi dell'intero sistema.

Per “rinascita” e “sviluppo” intendiamo l’identificazione e lo stimolo delle qualità vitali intrinseche a un luogo e al suo contesto socio-economico, culturale, politico, ambientale, ecc., con metodologia "orientata alle persone". Non intendiamo modificare la realtà secondo un ideale o un’ideologia a priori, come ad es. avviene nei modelli economici della crescita alla base della crisi ecologica e strutturale del capitalismo, o come è avvenuto nei regimi del socialismo reale.

Il metodo dell’intervento si ispira alla maieutica del grande filosofo Socrate, nella sua versione moderna del design thinking e del p2p urbanism. L’essenza del nostro modello consiste perciò nell’ascolto e nell’analisi, alla ricerca degli ordini vitali già esistenti, dei bisogni, delle vocazioni, delle idee, delle potenzialità, soprattutto se misconosciuti e bloccati. Le situazioni di degrado, crisi, stagnazione, sono per noi preziosi indici di potenza inespressa. Il nostro scopo è portare quella potenza all’atto, lasciando che i problemi stessi ci parlino della soluzione. Il criterio di verifica è il benessere soggettivo e oggettivo dell’essere umano – sia singolo che comunitario.

Rinascita e sviluppo significano dunque per noi aumento della qualità esistenziale dei soggetti stessi con i quali il nostro lavoro viene svolto. Nello specifico, maggiore consapevolezza, libertà, dignità, senso e felicità delle persone. Gli aspetti materiali e socio economici sono insieme concause ed effetti di tale processo: più tempo libero e sua più gustosa fruizione; più indipendenza politica ed economica; lavoro, cultura, piacere, bellezza, conoscenza, connessione, ampliamento di orizzonti esistenziali.

Dall’analisi, segue una visione, che viene realizzata gradualmente in maniera sistemica, cioè non secondo un processo lineare (da A segue B), ma in maniera “reticolare” (A aiuta B, che aiuta C, che aiuta A e B).

Gli interventi interagiscono direttamente e rispettosamente con la scala locale. I cambiamenti debbono infatti integrarsi incrementalmente per potenziare quanto già esiste, non per sostituirlo. Richiedono la partecipazione attiva dei soggetti interessati e tengono conto delle loro reazioni, si autosostengono, e sono perciò sempre sostanzialmente concreti anche negli effetti.

Il Progetto Artena è stato ufficialmente presentato il 21 Ottobre 2012 con il patrocinio della Provincia di Roma e sotto l'egida della Società Internazionale di Biourbanistica, di Italia Nostra sez. di Roma, e di GreenAccord, presso la sala del gonfalone di Artena del Granaio Borghese.

Il Progetto Artena su Edilizia e Territorio (sole24ore)

Progetto Artena (Artena Project) is a strategic design project for the revival of the ancient historic centre of Artena, a small village dating back to the 13th century 40 km from Rome. At the same time it is an experiment and a prototype of a new model of development process for historical towns.

As a process, Progetto Artena works at both structural and infrastructural level regarding several aspects, from social innovation to architectural regeneration. It is the first application of the biourbanism principles, aimed to design the social change.

Taking inspiration from the Maieutic Method, the design thinking, and the p2p urbanism, the entire project works through participation and public engagement and it is fully bottom-up. It achieves its goal through self-financed sub-projects, which also financially support the whole initiative. The project aims to design the physical, virtual, and socio-economic space of the city, believing that every space has bio-political value.

Whether it is impossible to go back to a rural civilization, it cannot be denied the need for recovery of environmental as well as urban and socio-economic characteristics, still preserved in Italian villages, with the aim to improve the quality of our lives.

"Rebirth" and "development" are the terms designed to identify and stimulate the intrinsic vital qualities of a place and its whole context. To do so it is necessary to use a "human-oriented" methodology. We do not intend to change the reality according to an ideal or an ideology, on the contrary, we rely on listening the inhabitants and observing the existing conditions, which are the sole elements that can lead us to identify the most appropriate solutions and strategies.

To us, rebirth and development mean improving the existential quality of life of the single individuals with whom our work is being carried out. In particular, greater awareness, freedom, dignity, meaning and happiness of people. The material and socio-economic aspects are both causes and effects of this process: more free time and a more pleasant use of it; more political and economic independence; work, culture, pleasure, beauty, knowledge, connection and extending the life horizons.

The Project works with citizens and local associations in a mutual aid. From time to time, depending on the initiatives, it involves the participation of stakeholders and looks for the required resources. Currently, the development process is self-sustainable both at economic and workforce levels, which are uniquely responsible for the strengths and limitations that originate from it.

Progetto Artena was started in October 2012 by the International Society of Biourbanism, under the patronage of the Provincia di Roma.

An article about the Progetto Artena (ITA) - Edilizia e Territorio (sole24ore).


Pubblicazioni - Publications

S. Serafini, «L’architettura come salute psicobiologica quotidiana: morfogenesi e biofilia», Atti del I Convegno Internazionale su Psiche e Architettura, Roma-Siracusa, 2009-2010, Franco Angeli: Milano, in stampa.

A. Caperna, S. Serafini, «Biourbanism as a new framework for smart cities studies», in: M. Vinod Kumar (ed.), Geographic Information System for Smart Cities, Copal Publishing Group: New Dheli, 2014.

A. Caperna, S. Serafini, «Biourbanistica come nuovo modello epistemologico», in: A. Caperna, A. Giangrande, P. Mirabelli, E. Mortola (eds.), Partecipazione e ICT: per una città vivibile, Gangemi: Roma, 2013.

A. Abbate, A. Gentili, G. Minervino, S. Serafini «Gli spazi comuni post-bellici e l’identità biourbana di Artena» in Walter Fabietti, Carmela Giannino, Marichela Sepe (eds.), La ricostruzione dopo una catastrofe: da spazio in attesa a spazio pubblico. Atti del Workshop Biennale Spazio Pubblico 2013. Urbanistica Online Dossier 5 (2013) pp. 113-116.

A. Abbate, A. Caperna, A. Gentili, G. Graziosi, A. Fortuzzi, G. Minervino, S. Serafini, «Il progetto Artena», Viaggio nei Comuni delle buone pratiche. Workshop identità: lo spazio pubblico nei centri storici minori. Biennale Spazio Pubblico 2013, Facoltà di Architettura, Università di Roma Tre.

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